Vecchio sito vs nuovo sito: infografica

Vecchio sito vs nuovo sitoL’infografica riassume visivamente in maniera semplice ma efficace i punti salienti emersi nel confronto/scontro tra gli svantaggi legati alla permanenza in rete di un sito web vecchio e i vantaggi prodotti invece da un sito internet nuovo e moderno, tema ampiamente sviscerato nel post precedente: gli svantaggi di un sito vecchio vs i vantaggi di un sito nuovo.

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Scrivere per il web: come l’occhio vuole la sua parte

Copyright (c) 123RF Stock PhotosL’idea di realizzare questa infografica è nata dalla volontà di schematizzare le informazioni contenute nel post precedente: Scrivere per il web: buone pratiche.

L’infografica rappresenta infatti da una parte il “lavoro” a cui sono sottoposti i nostri occhi ogni volta che ci troviamo a leggere un testo a video  e dall’altra un’esemplificazione riassuntiva di alcune buone pratiche per la stesura, la disposizione e la formattazione dei  testi in un sito web.

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Scrivere per il web: buone pratiche

L'ultima pagina de Il tempo ritrovato di Marcel ProustLa maggioranza degli utenti della rete naviga alla ricerca di informazioni di tipo prevalentemente testuale, è quindi corretto affermare che l’aspetto più importante di ogni sito internet è rappresentato proprio dai suoi contenuti testuali.
Nell’impostazione di ogni pagina web dunque la porzione dedicata all’area informativa vera e propria, il cosiddetto corpo pagina, dovrebbe essere la più ampia possibile rispetto agli altri elementi (menù di navigazione, loghi, banner, etc.) visto e considerato che gli utenti che vi sono approdati desiderano trovarvi un numero soddisfacente di informazioni di buona qualità.

Numerose ricerche rendono atto del fatto che la lettura a video è del 25% più lenta rispetto alla lettura su carta, poiché il video non consente lo stesso livello di concentrazione e focalizzazione. Continua a leggere

Gli errori e gli orrori di web design più diffusi

The World's Worst Website mostra un compedio di errori e di orroriNavigando in rete spesso e malvolentieri capita di imbattersi in siti che colpiscono per la bruttezza del loro design e dell’impatto estetico in generale.
In parte si tratta di residui degli anni ’90, quando l’ormai mitica figura del “webmaster” puntava con l’entusiasmo del neofita a conquistare i navigatori a suon di colori fosforescenti e immagini animate, ma non è raro trovare delle recentissime “perle di bruttezza”, segno che, nonostante la diffusione e la disponibilità di informazioni, studi e linee guida in materia di usabilità e design, il cattivo gusto e web designer improvvisati continuano ad agire indisturbati. Continua a leggere